La storia
Pietro Laveglia nasce a Monte San Giacomo nel 1906.
Conseguita la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli, inizia l’attività politica e frequenta un gruppo di antifascisti tra i quali Gherardo Marone, Vincenzo Nicodemo e Gaetano Macchiaroli.
Nel 1937 entra nel Ministero dell’Africa Italiana e presta servizio presso l’Ufficio Studi a Goudar. Nel 1940 viene richiamato alle armi ed inviato alla Scuola di Adi Ugri, in Eritrea.
Nel 1941 viene fatto prigioniero ad Asmara e inviato in India dove resta quattro anni ammalandosi gravemente. Torna in Italia nel 1945 e lavora presso la Soprintendenza Archeologica di Salerno. Aderisce al PCI e nel 1946 è tra i promotori della campagna referendaria per scegliere tra monarchia e repubblica.
Nel 1949, con Leopoldo Cassese, Gaetano Macchiaroli, Armando Marone, Giuseppe Martano, Giuseppe Pugliese Carratelli fonda la casa editrice “Macchiaroli, s.r.l.” e, successivamente anche la libreria Macchiaroli. Nel 1950 è tra i promotori del giornale parlato “Il lettore”.
Con il passar del tempo riduce la militanza politica riduce la propria attività politica per dedicarsi maggiormente all’editoria e alla ricerca storica pubblicando numerosi saggi storico-politici e monografie.
Risale al 1970 la pubblicazione del primo libro della casa editrice che porterà il suo nome: Scritti di storia meridionale di Leopoldo Cassese. Successivamente verranno altri importanti opere tra le quali si segnala la Guida alla Storia di Salerno e della sua provincia, a cura di Antonio Leone e Giovanni Vitolo.
Pietro Laveglia non ha mai dimenticato il Vallo di Diano ed è a Lui che si deve la pubblicazione dei primi tre volumi (in quattro tomi) della monumentale “Storia del Vallo di Diano”.
All’inizio degli anni ’80 è tra i fondatori del Centro Studi e Ricerche Vallo di Diano e, sempre come editore, pubblica i Quaderni del Centro Studi. Muore a Salerno nel 1985.





